Pensioni, quota 100: prospettive e ultimi aggiornamenti

Soluzioni assicurative:

Pensioni, quota 100: prospettive e ultimi aggiornamenti

Pensioni, quota 100: prospettive e ultimi aggiornamenti

Secondo le ultime notizie la riforma delle pensioni con quota 100 non sarà nella legge di Bilancio ma entrerà in un Decreto specifico che dovrebbe essere pronto per Natale o subito dopo.
Ma quali sono le prospettive? Cosa dobbiamo aspettarci?
Come preannunciato, il nuovo sistema quota 100 potrebbe consentire a molti di andare in pensione prima del previsto. Attualmente infatti è possibile collocarsi in pensione principalmente in due modi:

Pensione di vecchiaia
In questo primo caso, per l’anno 2018, il requisito si raggiunge, sia per uomini che donne, a 66 anni e 7 mesi, maturando almeno 20 anni di contributi a qualsiasi titolo accreditati.

Pensione anticipata
Nel caso della pensione anticipata, invece, il requisito cambia tra uomini e donne: per il 2018, i primi raggiungeranno la pensione a 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre le donne dovranno versare 41 anni e 10 mesi.

Con la quota 100 si aprirà una terza possibilità.
Il sistema di uscita dal lavoro a quota 100 sarebbe infatti una nuova uscita anticipata dal lavoro rispetto alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata. Come funziona?
Per andare in pensione anticipata con la quota 100 bisognerà rispettare specifici requisiti anagrafici e contributivi. Per poter usufruire della nuova flessibilità in uscita, infatti, bisognerà avere almeno 62 anni. Il secondo requisito riguarda invece gli anni di contributi versati. Per andare in pensione con questa misura bisognerà infatti aver maturato almeno 38 anni di contributi.
La somma dell’età anagrafica del lavoratore e gli anni di contributi versati dovrà quindi essere pari o superiore a 100.

Ma scegliere la quota 100 conviene? Ci sono penalizzazioni?

Se scegliamo l’opportunità di quota 100 avremmo quello che ci spetta o saremo penalizzati?
Nulla è ancora certo ma dai calcoli effettuati dai tecnici del Governo si evidenzia una riduzione dell’assegno pensionistico in caso di domanda di pensionamento con quota 100. La riduzione potrebbe essere proporzionale all’anticipo riconosciuto.

Parlare di numeri è prematuro, ma in termini generali, secondo i primi calcoli, i lavoratori di 20 anni potrebbero andare in pensione circa 5 anni prima rispetto alla prospettiva attuale, quelli di 40 circa 3 anni e 7 mesi prima, quelli di 50 2 anni e 9 mesi prima. Per quanto riguarda l’ammontare dell’assegno, questo potrebbe variare di poche centinaia di euro. Ad esempio, un cinquantenne che oggi andrebbe in pensione con un assegno di 1.469 euro, con la quota 100 ne riceverebbe 1.349.

E se un lavoratore decidesse di andare in pensione ordinaria anticipata il prossimo anno potrebbe essere penalizzato dalla quota 100? In realtà sembra di no, visto che la misura è semplicemente un’opzione in più per i lavoratori e dovrebbe integrare quelle già esistenti.

Quota 100 e altre novità: l’opzione Donna

La quota 100 si affiancherà ad altre importanti novità. La nuova riforma, infatti, una volta approvata, prevede anche che sia reintrodotta l’Opzione Donna: le lavoratrici potranno andare in pensione anticipata, con calcolo dell’assegno esclusivamente con sistema contributivo, con almeno 35 anni di contributi e una volta perfezionato il requisito anagrafico di 58-59 anni di età.

Si attendono ulteriori sviluppi per vedere confermate o meno le aspettative e avere un quadro certo della situazione.

Nel frattempo siamo a vostra disposizione per maggiori informazioni e chiarimenti rispetto alla vostra posizione previdenziale e sulle azioni da mettere in atto per cominciare oggi a garantirsi un domani sereno.

Per richiedere ulteriori informazioni contattaci

Continua a leggere!

Scopri tutti i vantaggi delle soluzioni assicurative.

TORNA AL BLOG